Per la sua prosa poetica intensa, che esplora i traumi storici e ne mette in luce il contrasto con la fragilità della vita umana.

La scrittrice sudcoreana Han Kang ha fatto la storia vincendo il Premio Nobel per la Letteratura 2024, diventando la prima autrice del suo Paese a ricevere questo prestigioso riconoscimento. Questo è il secondo Nobel assegnato alla Corea del Sud, dopo quello per la Pace conferito all’ex presidente Kim Dae-Jung nel 2000.
Un riconoscimento mondiale per Han Kang
Premiata dall’Accademia di Svezia “per la sua intensa prosa poetica che mette a confronto i traumi storici con la fragilità della vita umana”, Han Kang ha ricevuto la notizia mentre cenava con il figlio. Il 10 dicembre riceverà ufficialmente il Nobel a Stoccolma.
La carriera letteraria di Han Kang
“La vegetariana”: il romanzo che ha conquistato il mondo
Han Kang, 53 anni, è diventata una figura di spicco nella letteratura mondiale grazie al suo romanzo “La vegetariana”, pubblicato in Italia da Adelphi. L’opera, che le ha valso il Man Booker International Prize nel 2016, narra la storia di una donna che desidera trasformarsi in una pianta, rifiutando la razza umana. Il marito reagisce con crescente rabbia, culminando in sadismo sessuale.
Adattamenti teatrali e nuovi progetti
Dal romanzo “La vegetariana”, l’attrice e regista Daria Deflorian e la scrittrice Francesca Marciano hanno tratto uno spettacolo teatrale. La prima assoluta si terrà dal 25 al 27 ottobre al Teatro Arena del Sole di Bologna e al Romaeuropa Festival dal 29 ottobre al 3 novembre.
“Non dico addio”: il nuovo romanzo in arrivo
Il suo ottavo romanzo, “Non dico addio”, uscirà nelle librerie italiane il 5 novembre per Adelphi. Tradotto da Lia Iovenitti, il libro racconta il difficile viaggio invernale di Gyeong-ha verso l’isola di Jeju, intrecciando storie personali con uno dei massacri più terribili della Corea tra il 1948 e il 1949.
L’impegno artistico e tematico di Han Kang
Han Kang unisce alla scrittura una profonda passione per l’arte e la musica. Le sue opere coniugano delicatezza e denuncia, attingendo alla memoria storica per dar voce sia ai vivi che ai morti.
“Atti Umani”: un ritratto del dolore collettivo
Nel romanzo “Atti Umani”, vincitore del Premio Malaparte nel 2017, Han Kang si ispira alla rivolta di Gwangju del 1980, dove centinaia di studenti e civili furono massacrati dall’esercito sudcoreano. “Parlare di dolore per me è parlare di umanità”, aveva dichiarato all’ANSA.
Biografia di Han Kang
Nata il 27 novembre 1970 a Gwangju, Han Kang è figlia del noto scrittore Han Seungwon. Si trasferisce a Seoul a nove anni, dove attualmente vive. Debutta nel 1993 come poetessa sulla rivista “Letteratura e società” e approda alla narrativa nel 1995 con la raccolta di racconti “L’amore di Yeosu”.
Han Kang e l’Italia
In Italia, Han Kang è pubblicata da Adelphi, che ha portato nelle nostre librerie anche “Convalescenza” nel 2019 e “L’ora di greco”, scritto dopo “La vegetariana” e apparso per la prima volta nel 2011. L’autrice ha un rapporto speciale con il nostro Paese, che ha visitato molte volte e dove le sue opere sono accolte con entusiasmo.
Una voce femminile tra i Nobel
Con la vittoria di Han Kang, salgono a diciotto le donne che hanno ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura su 121 laureati in 117 premiazioni, sottolineando l’importanza crescente delle voci femminili nel panorama letterario mondiale.